Avvertenze

Non sono alla ricerca di rendere visibile questo spazio. Non m'interessa e scrivo quindi di conseguenza.
Lo sai da subito.
Viaggio moltissimo e qui appunto, quando ho voglia, quello che mi fa riflettere e mi tiene occupato oltre al lavoro durante i tanti spostamenti: libri, musica, cibo, posti da vedere, fantasie e riflessioni in generale. Sono queste, per ora, le aree principali dei post.


venerdì 19 giugno 2009




Alcune giornate iniziano in modo diverso: hai la carica per affrontare tutto, anche l'imprevisto.
Lo sai da subito, da come reagisci alla sveglia.

Per me quella giornata è iniziata così: consapevole che non mi avrebbe fermato nulla.
Anche se niente fosse andato come avrei voluto o previsto, non sarebbe stato un problema.

Alla peggio avrei saputo trovare il lato positivo.
Mi aspettava una giornata difficile: proprio per questo appassionante e se anche avessi commesso qualche errore, avrei avuto così l’opportunità di capire meglio i miei limiti e crescere.

Lo sanno tutti che proprio dalle difficoltà si aprono le strade principali. Basta saperle trovare e percorrere con coraggio.
Io sono sempre stato bravo a non rimanere col culo per terra. Io lo so che il terremoto che ti devasta è lo stesso che ti da la possibilità di ricostruire.
Di cambiare quello che non va.

Allora, anche quello che oggi sembra non andare bene, fa parte della crescita: l'importante è andare avanti.

Quella mattina passa proprio così. Attimo dopo attimo, non perdi il controllo davanti agli imprevisti. Quelli che sembrano gli insuccessi li gestisci e li metti in positivo, e soprattutto ti godi i successi. Le cose che prendono forma.

Proprio come il filo d'Arianna ha portato Teseo fuori dal labirinto, un passo alla volta, ma sempre nella direzione giusta, attimo dopo attimo, la situazione ingarbugliata si srotola come un gomitolo e ti accompagna alla sera.

Sei stanco, ma soddisfatto: per quanto non sia stato come l'avevi immaginato, ti rendi comunque conto di aver controllato tutto.
Proprio per questo c'è ancora più gratificazione: lo sapevi che sarebbe stato un gran giorno, lo volevi così e così e stato.

Ora ti squilla il telefono. Ancora lavoro. Accidenti sono le dieci, le undici in Italia, che altro c'è?
Non vorresti rotture di scatole, ma solo goderti la tua stella e finire in santa pace, ora che anche gli occhi ti danno tregua, le ultime pagine del libro che stai finalmente assaporando.

Ma tu rispondi comunque, non hai timori. Tu controlli tutto: nulla potrà cambiare quello che hai raggiunto oggi.
Poi cosa potrà mai succedere al telefono? Sei abituato a gestire qualsiasi cosa.
Contratti, progetti, riunioni e relazioni: le donne della tua vita, hanno smesso di esserlo proprio al telefono.
Nulla può turbarti oggi.
Allora rispondi. Anche se è tardi, se sei stanco e se sembra essere di lavoro: sarà una buona occasione per chiudere ancora meglio la giornata.

Poi invece, proprio oggi, proprio nel giorno che hai controllato tutto, facendolo diventare positivo se non lo era già di suo, succede che Marco se ne va, così: un attimo.
Sul display c'era il nome di un collega, ma la telefonata non è stata affatto di lavoro: questa non la so proprio gestire. Come si reagisce alla morte di un amico? Cosa si dice?
Io credo di non aver capito fino in fondo quanto fosse successo.
C'è voluto qualche giorno ancora.
Oggi mi è invece molto chiaro.

Continuo a cercare il lato positivo anche di questo. Io sono fatto così. Me lo domando ogni giorno. Ogni mattina. Cerco di convincermi che è l’occasione che la vita mi ha dato di vedermela da solo. Senza guida.

Sicuramente è questa la chiave, sicuramente è così che sto crescendo e sto andando avanti, però proprio ora che la mia bussola continua a segnare ogni giorno un Nord diverso, non ho paura di perdermi, ma mi manca molto chiederti da che parte andare.

M.
Related Posts with Thumbnails