Avvertenze

Non sono alla ricerca di rendere visibile questo spazio. Non m'interessa e scrivo quindi di conseguenza.
Lo sai da subito.
Viaggio moltissimo e qui appunto, quando ho voglia, quello che mi fa riflettere e mi tiene occupato oltre al lavoro durante i tanti spostamenti: libri, musica, cibo, posti da vedere, fantasie e riflessioni in generale. Sono queste, per ora, le aree principali dei post.


venerdì 17 giugno 2011

Una cosa MICAMALE che non farò mai più

Al.......a ed Ar....o sanno andare per mare.
Lo capisci immediatamente. Appena li vedi.

Il Taxi mi ha lasciato all'ingresso della marina di Point a Pitre.

Nonostante la stanchezza, la sacca in spalla non mi ha dato problemi: la voglia di risalire in barca mi avrebbe fatto superare qualsiasi fatica, anche il fastidio che l'umidità pazzesca di quella sera mi ha dato alla cicatrice.

Con questo stato d'animo li ho incontrati.
Con questo stato d'animo sono risalito a bordo: dall'altra parte del mondo per imparare.

E qualcosa ho imparato, accidenti se ho imparato.

Una lezione su tutte: saper andar per mare non mi basta.
La barca è una sfida con la natura, con gli altri e con se stessi.
La barca sta smussando il mio caratteraccio, e quell'esperienza mi ha dato chiaramente un modello di riferimento: io non voglio essere come i miei ospiti doppia A. Mai.

Il mare deve unire. Chi cerca un qualsiasi pretesto per discutere, polemizzare, entrare in competizione, dovrebbe fare altro, oppure, quantonemo evitare di prendere persone a bordo.

Ma tant'è. E così è stato: utile a mettere la mia notoriamente scarsissima pazienza a dura, durissima prova. Fortunatamente superata.

Così alla fine, l'esperienza è stata veramente MICA MALE, ma oggi ripensandoci mi viene in mente il libro fantastico di David Foster Wallace e con serenità dico: una cosa mica male (charter) che non farò mai più!

M.


PS

un post di servizio per riprendere in mano la tastiera, la cui vera utilità è segnalare la lettura di: "Una Cosa Divertente Che Non Farò Mai Più" . Seppur da crociera, sempre di barca si parla. Geniale



Immagini dal WEB

lunedì 21 marzo 2011

Le carte ce le da la vita, ma siamo sempre noi a doverle giocare

Da che parte stai andando?

Silenzio. Come se la domanda non fosse mai stata chiesta.

Ehi, dico proprio a te: da che parte stai andando?

Lasciami stare.

Perché dovrei?

Per il tuo bene, e forse anche per il mio.

Non mi sembrano buoni motivi per non farti questa domanda: da che parte stai andando?

Accidenti che noia. Sei pedante. Sparisci per mesi, senza farti vedere o sentire e ti aspetti anche che io ti dia retta? Lasciami stare.

Voglio solo sapere da che parte tu stia andando. Non mi sembra così grave.

Ci sono cose che non sembrano affatto gravi, ma lo sono: la tua domanda è la manifestazione di un comportamento grave. Io vado dove voglio andare.

Sei certo di questo?

I segnali mi sembrano chiari. No?

M.

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