SONO le 8.
Della mattina.
Di un giovedì strano: SONO a Milano e soprattutto SONO già in ufficio.
La giornata prende il suo passo. Spedito. Frenetico.
Una dopo l'altra le riunioni SONO finite, così come le mail lette e quelle scritte.
SONO nuovamente le 8. Della sera.
12 ore SONO passate. Via così. Andate.
Non me le ridaranno più.
SONO finalmente a casa. SONO accolto dalla lavatrice. Anzi SONO lavatrici.
Cucino: allora cena, ma anche piatti.
La valigia è in mezzo al salone. Anche la sacca.
SONO entrambe aperte. Fanno disordine.
A casa e nella vita.
Il pc è aperto con la presentazione che devo finire.
Anche il libro che voglio finire è aperto.
SONO attratto dall’uno e respinto dall’altro.
Finisco al PC, ma continua a respingermi: pur di non rimettermi al lavoro, ritrovo la forza di scrivere qualcosa.
Rileggendola sarebbe stato meglio rivedere la presentazione: a corto di idee.
SONO....anche se non sembra!
M.
giovedì 7 ottobre 2010
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