Avvertenze

Non sono alla ricerca di rendere visibile questo spazio. Non m'interessa e scrivo quindi di conseguenza.
Lo sai da subito.
Viaggio moltissimo e qui appunto, quando ho voglia, quello che mi fa riflettere e mi tiene occupato oltre al lavoro durante i tanti spostamenti: libri, musica, cibo, posti da vedere, fantasie e riflessioni in generale. Sono queste, per ora, le aree principali dei post.


domenica 26 ottobre 2008

Un cosa da nulla

Manifestare le proprie emozioni in pubblico credo sia per molti un desiderio irrefrenabile, per altri non necessariamente. Non è una cosa da nulla.
A me spesso imbarazza, ma è inevitabile se ti trovi a leggere "una cosa da nulla", il secondo libro di Mark Haddon, in aereo.

Ci sono libri da leggere tutto d'un fiato. Storie coinvolgenti: intrighi e passioni.
Per altri arrivare in fondo è solo questione di dare un senso alla lettura, oppure godere del colpo di genio.
Un cosa da nulla è un po’ di tutto questo, sotto le vesti di quello che sullo schermo potrebbe arrivare come commedia “all’americana”. Di quelle che a priori non possono piacerti, ma a posteriori ti fanno venire rabbia perché invece ti sono piaciute, ti hanno fatto anche riflettere molto e ti chiedi come sia possibile: "a me quel genere non piace".

Ma tant'è: un libro leggero, con punte di malinconia e trenta pagine finali di grandissimo divertimento.
Spiegare a chi ti siede accanto perchè stai ridendo a crepapelle?
Un cosa da nulla!
M.

martedì 21 ottobre 2008

Motivazioni


Spesso mi chiedo (e mi chiedono) chi me lo fa fare.
A girare come una trottola, a stare lontano da casa, a lavorare anche sedici ore al giorno, a vivere in albergo, a vedere solo occasionalmente le persone a cui vuoi bene.

Poi una mattina ti svegli alle quattro, esci dall'albergo ed il freddo ti taglia in due e tu sai che nella tua città ci saranno più tardi almeno 25 gradi.
Prendi la macchina, vai in aeroporto, voli, atterri, ti fai un'ora di taxi nel traffico caotico e alla fine arrivi in ufficio: riunione, di quelle difficili.
Devi essere concentrato e attento ad ogni singola parola (ovviamente non nella tua lingua) per il resto della giornata, mentre fuori piove. Troppo.

Non hai ancora iniziato ed hai già sei ore alle spalle.

Fai la tua riunione, arrivi alla fine del pomeriggio e ti sei "guadagnato la pagnotta". Saluti i colleghi e ti rimetti in taxi.

Ti fai lasciare a Notre Dame e t'incammini verso la Gauche. Li c'è Shakespeare & Co, una libreria inglese affianco ad un bistro: entri, sfogli qualche libro, ne senti il profumo e poi, con una crepe in mano, ti riavvii al tuo taxi.

Esattamente in quel momento pensi e capisci come proprio quella sveglia maledetta che ti ha tirato giù prima del panettiere, ti ha comunque portato in giro per l’Europa, facendoti sentire ogni volta comunque a casa.

Oggi Parigi, domani chissà: in ogni caso sempre sicuro di essere nel posto giusto.

Proprio questo me lo fa fare.

M.

sabato 18 ottobre 2008

Water melons and X-mas trees

Mosca è una città piena di contraddizioni. Questa è la mia impressione finale. Ricchezza ostentata oltre ogni limite (21€ una pepsi) e povertà assoluta. Bellezze architettoniche uniche come le bruttezze poco distanti. Matrone di duecento chili al fianco di modelle, mancate o future, ma comunque mozzafiato.
La durezza dello uno sguardo, cornice all’immancabile gentilezza. I volti freschi del mattino, nonostante la sbronza colossale della sera prima.
Ecco, la sintesi di tutto questo in una bancarella vista poco fuori della città: qualche albero di Natale accanto ad un cassa di cocomeri.

Che città!

M.

sabato 11 ottobre 2008

2, 3, 5, 7, 11.............

Nel momento in cui siamo presi della fobia del superenalotto, sono stato coinvolto da una lettura in cui i numeri svolgono un ruolo importante: "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte".

Il libro è particolarissimo. Intenso. Diverso. Un io narrante straordinario. Christopher è un adolescente autistico che si trova ad affrontare una quotidianità normale per i più, ma non per lui.

Mark Haddon, ha fatto un incredibile ed efficace "esercizio di stile" alla Queneau: una storia, in cui il punto forte, impattante, è proprio il modo in cui è raccontata.

La bellezza della scrittura mi porta quasi a trascurare, questa volta, la presenza di una bestemmia. Quest’anno è la quarta volta.

Forse mi sono ormai abituato alla novità, ma in questo caso l’ho trovata pertinente: necessaria a calarti nella drammaticità della situazione.

M.

http://books.google.com/books?id=3i44AAAACAAJ&dq=lo+strano+caso+del+cane+ucciso+a+mezzanotte&hl=it

sabato 4 ottobre 2008

Identità rubate

Non ho la passione di facebook, anzi, mi mette tristezza.

Tutti voglioni rivedere tutti.
Molta pigrizia di conoscere gente nuova e credo grande speranza di (ri)allacciare nuove conoscenze....bibliche. Anzi soprattutto, secondo me. Non a caso gli accessi ai social network, hanno superato quelli ai siti porno.
Se la matematica non è un opinione, ci sarà un motivo.

Ad ogni modo, a me facebook non piace.
L'ho guardato. Ci ho ragionato ed ho concluso: non mi piace, ribadisco.
Non lo sento utile. Non ho la sindrome verdoniana "da compagni di scuola".
Ho mille motivazioni per spiegare il mio rifiuto di avere un profilo li sopra.
Così per molto tempo gli amici, quelli che sento comunque, che vedo comunque, che fanno comunque parte della mia vita reale, e che in passato mi chiedevano di diventare anche miei amici on line (follia!), avevano capito le mie ragioni: non condividevano, ma rispettavano.

Da qualche tempo qualcuno di loro è tornato con aria boriosa e vittoriosa alla carica, e a dire il vero con un po' di risentimento.


Perché non ci accetti come amici?
Eh?
Si, su facebook.
Per accettarvi dovrei esserci anche io: non ci sono, non ci sarò e quindi non "vi accetto".
Sei un ipocrita: ti sei registrato e non vuoi noi come amici. Allora è chiaro: sei in caccia e basta.
Eh?
Sei su facebook, dai non fare il vago!
Non lo faccio affatto, non ne vedo il motivo. Non sono su facebook punto e basta.
Ma ci sei. Non ci sono dubbi.

Avete sentito mai parlare di OMONIMIA? Anzi nel mio caso direi, tentativi di imitazione (la modestia soprattutto)?
Sei veramente senza vergogna!!!



A quel punto, anche S. Tommaso avrebbe avuto delle perplessità. E come S. Tommaso ho verificato.

Ci sono eccome! Tre volte. Una anche con la foto.
Porca miseria, quella è proprio la mia foto!
Si, bruttina, ma è la mia foto senza dubbi. Ricordo esattamente il momento dello scatto (Gorizia, zingarata 2003).

Sono sempre stato convinto dell'esistenza di persone in grado di rubarti un pezzo di vita: quelle che ti illudono, quelle che ti deludono e quelle che se ne vanno portandosi via un po' di te.
Non mi sorprende questo.
Mi sorprende invece scoprire che ci sono in giro altri me. Questo non l'accetto. Accidenti. QUELLO SONO IO E NON VOGLIO ESSERE SU FACEBOOK.

Se poi qualcuno vuole prendersi il mio posto, entrare in contatto con persone che cercamo me, non può mica caversela con così poco.

Qui bisogna prendere il pacchetto completo (quasi, Nelly non la cedo): lavoro incluso.

Ecco allora la mia agenda del prossimo mese (e siamo solo all'inizio).

GP, sei avvisato.


M.

PS agli auguri ci penso io!

Related Posts with Thumbnails