
Manifestare le proprie emozioni in pubblico credo sia per molti un desiderio irrefrenabile, per altri non necessariamente. Non è una cosa da nulla.
A me spesso imbarazza, ma è inevitabile se ti trovi a leggere "una cosa da nulla", il secondo libro di Mark Haddon, in aereo.
Ci sono libri da leggere tutto d'un fiato. Storie coinvolgenti: intrighi e passioni.
Per altri arrivare in fondo è solo questione di dare un senso alla lettura, oppure godere del colpo di genio.
Un cosa da nulla è un po’ di tutto questo, sotto le vesti di quello che sullo schermo potrebbe arrivare come commedia “all’americana”. Di quelle che a priori non possono piacerti, ma a posteriori ti fanno venire rabbia perché invece ti sono piaciute, ti hanno fatto anche riflettere molto e ti chiedi come sia possibile: "a me quel genere non piace".
Ma tant'è: un libro leggero, con punte di malinconia e trenta pagine finali di grandissimo divertimento.
Spiegare a chi ti siede accanto perchè stai ridendo a crepapelle?
Un cosa da nulla!
Un cosa da nulla!
M.
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