Avvertenze

Non sono alla ricerca di rendere visibile questo spazio. Non m'interessa e scrivo quindi di conseguenza.
Lo sai da subito.
Viaggio moltissimo e qui appunto, quando ho voglia, quello che mi fa riflettere e mi tiene occupato oltre al lavoro durante i tanti spostamenti: libri, musica, cibo, posti da vedere, fantasie e riflessioni in generale. Sono queste, per ora, le aree principali dei post.


martedì 21 ottobre 2008

Motivazioni


Spesso mi chiedo (e mi chiedono) chi me lo fa fare.
A girare come una trottola, a stare lontano da casa, a lavorare anche sedici ore al giorno, a vivere in albergo, a vedere solo occasionalmente le persone a cui vuoi bene.

Poi una mattina ti svegli alle quattro, esci dall'albergo ed il freddo ti taglia in due e tu sai che nella tua città ci saranno più tardi almeno 25 gradi.
Prendi la macchina, vai in aeroporto, voli, atterri, ti fai un'ora di taxi nel traffico caotico e alla fine arrivi in ufficio: riunione, di quelle difficili.
Devi essere concentrato e attento ad ogni singola parola (ovviamente non nella tua lingua) per il resto della giornata, mentre fuori piove. Troppo.

Non hai ancora iniziato ed hai già sei ore alle spalle.

Fai la tua riunione, arrivi alla fine del pomeriggio e ti sei "guadagnato la pagnotta". Saluti i colleghi e ti rimetti in taxi.

Ti fai lasciare a Notre Dame e t'incammini verso la Gauche. Li c'è Shakespeare & Co, una libreria inglese affianco ad un bistro: entri, sfogli qualche libro, ne senti il profumo e poi, con una crepe in mano, ti riavvii al tuo taxi.

Esattamente in quel momento pensi e capisci come proprio quella sveglia maledetta che ti ha tirato giù prima del panettiere, ti ha comunque portato in giro per l’Europa, facendoti sentire ogni volta comunque a casa.

Oggi Parigi, domani chissà: in ogni caso sempre sicuro di essere nel posto giusto.

Proprio questo me lo fa fare.

M.

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