Avvertenze

Non sono alla ricerca di rendere visibile questo spazio. Non m'interessa e scrivo quindi di conseguenza.
Lo sai da subito.
Viaggio moltissimo e qui appunto, quando ho voglia, quello che mi fa riflettere e mi tiene occupato oltre al lavoro durante i tanti spostamenti: libri, musica, cibo, posti da vedere, fantasie e riflessioni in generale. Sono queste, per ora, le aree principali dei post.


lunedì 21 marzo 2011

Le carte ce le da la vita, ma siamo sempre noi a doverle giocare

Da che parte stai andando?

Silenzio. Come se la domanda non fosse mai stata chiesta.

Ehi, dico proprio a te: da che parte stai andando?

Lasciami stare.

Perché dovrei?

Per il tuo bene, e forse anche per il mio.

Non mi sembrano buoni motivi per non farti questa domanda: da che parte stai andando?

Accidenti che noia. Sei pedante. Sparisci per mesi, senza farti vedere o sentire e ti aspetti anche che io ti dia retta? Lasciami stare.

Voglio solo sapere da che parte tu stia andando. Non mi sembra così grave.

Ci sono cose che non sembrano affatto gravi, ma lo sono: la tua domanda è la manifestazione di un comportamento grave. Io vado dove voglio andare.

Sei certo di questo?

I segnali mi sembrano chiari. No?

M.

8 commenti:

Greis ha detto...

Signor Bartoletti..che piacere rileggerla.
La segnaletica è chiarissima..non capisco il senso di questo scambio dialettico.
Ed ora che faccio?
Comincio a distribuire le carte?

Mauro Bartoletti ha detto...

@Grace: il piacere è mio nel ritrovarti, ma ridare le carte, cara mia, è troppo facile. La sfida vera e appassionante, soprattutto per chi sa leggere da subito anche i segnali meno chiari, è giocarsi quelle che si hanno già.

M.

Angelo azzurro ha detto...

Per giocare le carte giuste serve molta audacia. Tutta la mia stima a chi va fino in fondo

Mauro Bartoletti ha detto...

@Angelo azzurro: piacere di ritrovarti. Ho pensato spesso di essere audace: mai giocando le carte che mi sembravano giuste, però.
Anzi: più sento di essere nel giusto e meno audace mi sento.
Però guardandomi intorno, alla fine concordo con te: oggi ad essere giusti ci vuole coraggio, oppure, come nel mio caso, se veramente sono nel giusto come spesso credo di esserlo, solo inconsapevolezza.

Tu, perché pensi che sia necessaria audacia?

M.

mwinani ha detto...

Scusa ma avevo "paura" che non leggessi il mio commento al tuo post del 19 aprile 2009, per quello ti metto questo post it qui in prima pagina :-)

Mauro Bartoletti ha detto...

@mwinani: con puntuale ritardo ho risposto anche al post del 2009.

M. (il ritardatario)

Fra Sal ha detto...

Da che parte stiamo andando lo spiego nel mio blog dettagliatamente: DIPENDE DA NOI TUTTI!
Sono Francesca Salvia e diffondo importantissime informazioni per riacquistare il controllo delle nostre vite rubate e fermare quei crimini contro l'umanità.
Noi non ci conosciamo, ma non importa poiché facciamo parte di quel 99,9% che sta cambiando il mondo. Ha visto che abbiamo fatto qualche giorno fa (il 15 Ottobre 2011) in tutto il mondo?
Veda anche lei che può e che vuole fare dopo avere letto con attenzione il blog http://mondialenuovo.blogspot.com
Se avesse da chiedere delucidazioni mi scriva pure, spero di esserle di aiuto.

Mauro Bartoletti ha detto...

@Fra Sal: lo ammetto. Il tuo blog l'ho visto. L'ho letto e francamente mi sono perso. Ma davvero, non scherzo mica. Il mondo sta cambiando, non ci sono dubbi, ma sfortunatamente, non nel modo che io vorrei. Sono, forse nello 0,1%? É una maledizione! Dai tempi del liceo, quando c'era sempre qualcuna che era stata con mezzo mondo: io sempre dall'altra parte. Questa volta speravo che i grandi numeri fossero dalla mia di parte, invece niente.
Comunque, lieto di averti ospitato.

M.

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