
Non è una novità: nei libri ci si possono trovare le rose. Con i petali secchi e schiacciati. A volte anche con tutto lo stelo.
A me però non è mai piaciuto girare pagina e ritrovarmi esemplari imbalsamati di flora: mi fanno impressione. Non mi piacciono.
Ho scoperto che però non tutte le rose mi fanno lo stesso effetto. Le due trovate in venuto al mondo della Mazzantini mi hanno invece emozionato.
Come tutto il romanzo d’altronde: bello da far male. Come una rosa.
A me però non è mai piaciuto girare pagina e ritrovarmi esemplari imbalsamati di flora: mi fanno impressione. Non mi piacciono.
Ho scoperto che però non tutte le rose mi fanno lo stesso effetto. Le due trovate in venuto al mondo della Mazzantini mi hanno invece emozionato.
Come tutto il romanzo d’altronde: bello da far male. Come una rosa.
M.

PS
Durante i tre anni d’assedio di Sarajevo, le montagne circostanti la città erano infestate dagli orsi, così venivano chiamati i cecchini.
Oltre a sparare con i loro fucili di precisione, gli orsi hanno lanciato moltissime granate sui civili: hanno ucciso migliaia di persone e flagellato interi quartieri.
Finito l'assedio, i cittadini di Sarajevo hanno deciso di riempire le buche con della resina rossa. Questo è uno dei tanti modi con cui Sarajevo ricorda chi rimase ucciso da quelle granate.
Le rose di Sarajevo sono nate così, più i petali, più i caduti.
Io le ho scoperte tra le pagine di Venuto al mondo.
Trovo questo drammaticamente molto bello.
www.sarajevoroses.com
http://www.flickr.com/search/?q=sarajevo+rose