
Dovrei fare anche io come Giacomo e prendermi un giorno in più: lo dedicherei al ponte di Brooklyn, trovando il coraggio di attraversarlo a piedi fino in fondo. Del libro mi ha emozionato l'ambientazione. Storie legate a città di cui sono innamorato mi piacciano di più: New York qui è raccontata con discrezione e trasporto.
Una bella lettura alla Fabio Volo con diversi consigli utili sulla città e su……
M.
PS mi ha dato la stessa emozione di "Tatuaggio" con cui sono tornato a Barcellona ed Amsterdam (Vázquez Montalbán 1972) e "L'ombra del vento" che invece mi ha riportato solo a Barcellona (Carlos Ruiz Zafon 2004)
2 commenti:
Carissimo Mauro, sto leggendo questo libro in questo momento e condivido appieno il tuo post.
Quando l'autore fa descrivere a Giacomo le sue sensazioni mentre passeggia per New York, ritrovo il mio stupore, quello di un isolano in America.
P.S.: ho scoperto questo tuo blog solo per un puro caso: sappi che sono offesissimo!
Un saluto.
Massimo
sono contento: anche a te il libro piace. Mi chiedo se sia stato meglio leggerlo dopo esserci stati sia la giusta chiave.......bisogna tornare per rispondere!
M.
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