Avvertenze

Non sono alla ricerca di rendere visibile questo spazio. Non m'interessa e scrivo quindi di conseguenza.
Lo sai da subito.
Viaggio moltissimo e qui appunto, quando ho voglia, quello che mi fa riflettere e mi tiene occupato oltre al lavoro durante i tanti spostamenti: libri, musica, cibo, posti da vedere, fantasie e riflessioni in generale. Sono queste, per ora, le aree principali dei post.


mercoledì 6 gennaio 2010

Un po' come a Stoccolma

Finalmente sono a casa. Sensazione strana: malinconia ed entusiasmo.
Entusiasmo per essere tornato. Tutto qui.

Ma la malinconia? Perché? Non me l'aspettavo affatto.
Non pensavo mi sarebbe dispiaciuto tornare a casa, che avrei sentito la mancanza dei luoghi che mi hanno ospitato per quasi un mese e che mi sarebbero mancati così evidentemente i miei compagni di avventura: é proprio vero, la bellezza di molti luoghi è negli occhi di chi li guarda.

Quest’ultimo viaggio mi ha dato incredibilmente molto, ma temo che troverò difficoltà a convincere chiunque a ripercorrerlo.

M.

2 commenti:

Lila ha detto...

è bello vivere anche la malinconia, al ritorno. Significa, credo, che si è stati bene, che si è vissuto pienamente un posto..

Mauro Bartoletti ha detto...

@Lila: hai perfettamente ragione, la mia sorpresa nasce proprio dall’essermi trovato bene.

La giusta considerazione che avrei quindi dovuto fare è: “perché trovato bene” e non “perché questa malinconia”.

Tutti vorrebbero tornare, venir via il più in fretta possibile da lì e, quando ciò “finalmente” accade, fare festa. A me non è successo. Io ancora adesso ho, nonostante tutto, un ricordo positivo di quel mese e, seppure mi auguro di non tornarci, un pizzico di nostalgia per quel posto.

Indubbiamente ho vissuto pienamente quel momento: ai miei occhi è risultato comunque bello.

M.

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