Avvertenze

Non sono alla ricerca di rendere visibile questo spazio. Non m'interessa e scrivo quindi di conseguenza.
Lo sai da subito.
Viaggio moltissimo e qui appunto, quando ho voglia, quello che mi fa riflettere e mi tiene occupato oltre al lavoro durante i tanti spostamenti: libri, musica, cibo, posti da vedere, fantasie e riflessioni in generale. Sono queste, per ora, le aree principali dei post.


venerdì 16 aprile 2010

Rain forest: molto rain!

Sono le tre del pomeriggio. Il caldo è di quelli che ti appicciano la maglietta addosso: insopportabile.

Sono stipato in un mini van.

Destinazione Trafalgar falls.

Tutti mi guardano.

Da queste parti non è normale che un bianco prenda un autobus locale, per quanto non ci sia motivo per non farlo.

Iniziamo ad arrampicarci per l'entroterra. Saliamo su strade che tagliano la foresta. Non guardo mai giù: voglio continuare a godermi lo spettacolo e l'unico modo per farlo è per me non pensare agli strapiombi che accarezziamo ad ogni curva. Maledette vertigini.

A tempo di reggea tutti i passeggeri, più o meno a turno, iniziano a farmi alcune domande.

Sono molto curiosi del perchè non abbia preso uno dei pullman turistici: sono comodi, hanno l'aria condizionata e fanno le strade più agevoli.

Non riescono a capire come proprio per questi motivi sia li con loro e non con un bel gruppo di americani appena scesi da una nave da crociera.

Sembrano delusi da questa scelta.
Per l'aria condizionata credo di essere d'accordo con loro.

M.

2 commenti:

Angelo azzurro ha detto...

Eppure, vuoi mettere la differenza del trovarsi tra loro anzichè sui bus con l'aria condizionata?
Sono emozioni che altrimenti non potresti provare

Mauro Bartoletti ha detto...

@angelo azzurro: concordo appieno!

M.

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