Avvertenze

Non sono alla ricerca di rendere visibile questo spazio. Non m'interessa e scrivo quindi di conseguenza.
Lo sai da subito.
Viaggio moltissimo e qui appunto, quando ho voglia, quello che mi fa riflettere e mi tiene occupato oltre al lavoro durante i tanti spostamenti: libri, musica, cibo, posti da vedere, fantasie e riflessioni in generale. Sono queste, per ora, le aree principali dei post.


sabato 3 aprile 2010

Can you hear me?

Questa è la storia vera di un muto, un ex cardiopatico ed un sordo.
Proprio in quest’ordine.
Insieme a loro una trentina di persone in un luogo fatiscente: la sede della commissione provinciale per i rinnovi e i rilasci delle patenti di guida e nautiche.

C’è fervore e tensione: tutti sono li per dimostrare le proprie idoneità a portare ancora un mezzo con le ruote, nel caso dell’ex cardiopatico quella di un timone. Il muto e il sordo ce li ha voluti invece il destino. Non può essere altrimenti.

L’organizzazione prevede un sistema molto semplice, il paziente che esce annuncia il successivo. Una sorta di spazio autogestito.

Il muto finisce la sua visita, ma ovviamente non può chiamare nessuno e così i membri distratti della commissione, trascorso qualche minuto senza movimenti, iniziano a pensare che l’ex cardiopatico non si sia presentato all’ora indicata.

Passa ancora qualche istante e poi finalmente viene fatto chiamare, questa volta da un commesso, un ulteriore paziente, che essendo sordo, altrettanto ovviamente, non sente nulla.

A questo punto il commesso evidentemente infastidito esclama: “è mai possibile che non si debbano mai rispettare gli orari?”

L’ex cardiopatico, visto l’orario, intuisce che qualcosa non sta funzionando e, avvicinandosi, chiede: “avete chiamato per caso MB?” .

“Certo, due turni fa, dove era finito?”, risponde il commesso, che aggiunge:
“Si sbrighi ed entri immediatamente”.

L’ex cardiopatico viene preso dall’agitazione e sente il suo cuore tornare a battere come nei tempi sbagliati, ma alla fine, mettendo in ordine le idee e prendendo tutte le sue carte, si calma ed entra.

Sala enorme, al centro una sedia rossa.

Un medico gli indica a gesti di accomodarsi proprio lì, in mezzo alla sala, e poi, chinandosi di fronte a lui con entrambe le mani sui braccioli, gli urla scandendo molto lentamente tutte le parole:

“B U O N G I O R N O – O R A – L E - F A R E M O – Q U A L C H E – D O M A N D A – P E R – V E R I F I C A R E – I L – S U O – S T A T O – D I – S A L U T E”.

L’ex cardiopatico indietreggia istintivamente sulla sedia e, con fare titubante, risponde: "perfetto”.
Il medico si allontana arrivando in fondo alla stanza e con una mano davanti alla bocca urla:
“V E N T I T R E”, poi correndo si riavvicina all’ex cardiopatico e gli urla:
“C H E – C O S A – H O – D E T T O?”.

L’ex cardiopatico, ormai terrorizzato, risponde tempestivamente: “ventitre”.

“M O L T O – B E N E”, commenta il medico che immediatamente dopo si posiziona all’angolo opposto della stanza e ripete l’operazione, urlando questa volta il numero S E T T E. Così per oltre dieci minuti. Fin quando da dietro un armadietto si sente l’ultimo urlo:
“I D O N E O!”.

Ora mi chiedo: secondo voi, al sordo entrato dopo, come avranno fatto a fargli capire di togliersi la camicia per farsi applicare gli elettrodi dell’elettrocardiogramma?

M.
Immagine dal WEB

4 commenti:

Greis ha detto...

Egr. dott. Bartoletti i suoi racconti, scritti con indubbia maestria, hanno la capacità di farmi rilassare, divertire e riflettere.

Ora..metto il cervello MODE ON.. e tento di trovare risposta alla sua domanda..
Mmh..vediamo....sordo, spogliarello, elettrodi...
La vedo alquanto L.I.S.ergica la cosa!

Mauro Bartoletti ha detto...

@Grace: realmente così tante reazioni?

Accidenti, sono lusingato.

Effettivamente la circostanza è apparsa molto particolare. A me sono venute in mente diverse situazioni possibili, ma nei panni di MB avrei realmente pensato di trovarmi in una candid camera.

M.

Angelo azzurro ha detto...

Mi immagino la scena, :), ma tu, per tutti i dieci minuti, non hai detto niente sull'equivoco??
Ti sei voluto divertire un pò, dì la verità!

Mauro Bartoletti ha detto...

@Angelo Azzurro: innanzitutto, bentornata. Credo che MB abbia provato più volte ad interagire con la commissione medica, tra l’altro, suggerendo loro di dare un occhio al referto dell'esame audiometrico. Evidente che qualche sordo nella stanza effettivamente ci fosse.

Sono invece assolutamente certo che in quei dieci minuti MB non si sia divertito affatto: immagino fosse sinceramente risentito!

M.

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